3 risposte a 23.10.2022 – Finale Nazionale FIPS – Sanremo
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Tutto un altro livello di gioco,
non solo per i difensori, che erano sicuramente bravi a sfruttare il riparo e sparare al momento giusto, ma anche per quanto riguarda le operazioni tecniche da fare, non difficili ma che richiedevano tempo per essere eseguite.
I settori erano piuttosto grandi, quindi c’era molto movimento da fare e tango sparsi nel settore, il che non permetteva di eseguire un movimento su un punto di riferimento come siamo abituati a fare di solito.
Elementi della squadra abbastanza macchinosi nei movimenti e un po’ nervosetti, la pressione si faceva sentire…tango chiamati ad cazzum o non chiamati proprio alle volte più che altro, sicuramente anche per via della mancanza di un punto di riferimento.
Questo perché appunto, nei nostri allenamenti e anche nelle tappe del Veneto, nei settori c’è sempre un fulcro rappresentanto dalla bandiera o obj principale, con tutte le altre operazioni da fare che si trovano nei pressi dell’obj stesso…qui invece essendocene molti di fulcri, era difficile anche farsi un’idea sul posizionamento dei tango e sui movimenti da far fare alla squadra, quello che deve esser fatto in una normale partita qui andava ripetuto più e più volte nel settore…con sempre meno elementi a disposizione.
Sicuramente esperienza utile per migliorare il livello (che già si vede negli elementi che hanno partecipato attivamente ai tornei), e 10 posto a livello di federazione nazionale al primo campionato disputato, non proprio un risultato da buttare.
Domenica non al top come prestazione di squadra. Abbiamo giocato peggio del solito. Credo fossimo tutti concentrati a restare vivi, in quanto ognuno di noi (ognuno degli specialisti) aveva delle operazioni specifiche da fare. Così facendo eravamo meno cattivi del solito, a volte un po’ spaesati anche.
Sicuramente le inconguenze tra book e gioco non hanno aiutato, oltre che i civili in campo, gli arbitri in mezzo alle linee di tiro ecc.
Diciamo che come finale nazionale c’erano molti difetti organizzativi. Campo bellissimo.
Nei bonus dove ho agito ho eseguito tutto correttamente. In questo sono soddisfatto, anche se avrei voluto farli tutti.
In generale, sia in semi finale che in finale, il livello della competizione era più alto del campionato veneto. Si notano i Team che giocano da tempo ed ancora una volta eravamo i più giovani in campo. Almeno 5 o 10 anni in meno delle altre squadre.
Sicuramente era necessario più allenamento interno per questa tappa. Specie in formazione completa, con più operazioni da fare e settori più grandi in termini di metri.
Finale che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca anche se a conti fatti il risultato è più che soddisfacente.
Penso che l’insoddisfazione sia dovuta principalmente al fatto che non siamo riusciti a giocare come volevamo, nervosi, con la mente occupata e con molta pressione.
Ovviamente queste cose sono normali in una finale e l’unico metodo per migliorare è fare più esperienza.
Concordo con Clyde, la paura di essere eliminati limitava molto il nostro gioco, difficile fare allenamenti mirati, in una normale domenica solitamente non si hanno “cose da fare”.
Forse la cosa migliore sarebbe riuscire a partecipare a tornei più complessi per abbituarsi maggiormente, nel campionato veneto i team sono ancora giovani e lo standard si alzerà con il tempo.
Dopotutto a mente fredda non sono così deluso dalla nostra prestazione